Quale Europa

Governo di impresa.
Responsabilità sociale e democrazia economica

Lorenzo Sacconi

Lorenzo Sacconi (coordinamento Forum Disuguaglianze e Diversità) è ordinario di Politica economica all’Università Statale di Milano, ove dirige il programma di dottorato in Law Ethics and Economics for Sustanability. È direttore del centro interuniversi- tario EconomEtica, e past president della Società Italiana di Dirit- to & Economia. Autore di oltre 150 lavori scientifici pubblicati su riviste nazionali e internazionali, tra le sue opere: Beni comuni e cooperazione (il Mulino, 2015), Social Capital, Corporate Social Responsibility, Economic Behaviour and Performance (Palgrave Macmillan, 2011), Corporate social Responsibility and Corporate Governance, the Contribution of Economic Theory and Related Disciplines (Palgrave Macmillan, 2011), Guida critica alla respon- sabilità, sociale e al governo di impresa (Bancaria, 2005), The Social Contract of the Firm (Springer, 2000), Economia etica e organiz- zazione (Laterza, 1997), Etica degli affari (il Saggiatore, 1991).

Lorenzo Sacconi

Gli obiettivi sociali e ambientali dovrebbero far parte dello scopo perseguito dalle decisioni strategiche aziendali. In questa direzione, la Commissione Europea, sopravanzando molti Stati membri fra cui l’Italia, già nel 2020 aveva avviato un processo di consultazione volto a definire una corporate governance sostenibile per le grandi imprese europee. Per la prima volta, attraverso una norma europea, si è inteso ridefinire i doveri degli amministratori delle società per azioni in modo da renderli responsabili nei confronti di molteplici stakeholder, oltre che verso i finanziatori, e quindi in primo luogo verso i lavoratori e le lavoratrici, in una prospettiva di sostenibilità sociale e ambientale intergenerazionale. Tale principio ha poi trovato collocazione nella Direttiva in materia di Corporate Sustainability Due Diligence (CSDDD), approvata dal Parlamento, ma è stato rigettato in sede di Consiglio dell’Unione. Occorre perciò rilanciare l’iniziativa, definendo la sostenibilità sociale e ambientale come obiettivo interno dell’impresa, piuttosto che come un vincolo esterno; rafforzando, all’interno di tale obiettivo, il riferimento all’impegno a ridurre le disuguaglianze. Ciò sarebbe complementare all’altro elemento fondamentale per una governance sostenibile, cioè l’empowerment dei lavoratori e delle lavoratrici, degli stakeholder non finanziari nella governance, attraverso l’introduzione di un istituto centrale per la democrazia economica, ma più inclusivo che nelle precedenti esperienze europee – la cui proposta è stata da tempo messa sul tavolo dal ForumDD, ovvero l’istituzione dei Consigli del Lavoro e della Cittadinanza in impresa.

 

 

Strategic corporate decisions should pursue, as parts of the corporate best interest, social and environmental goals.  As early as 2020, the Commission — anticipating many member states, including Italy —launched a consultation aimed at defining a sustainable corporate governance for large European companies. For the first time the idea was to introduce, by a mandatory rule of European law, a new definition of corporate directors’ duties that extended their responsibilities multiple stakeholders, beyond capital investors, Therefore, including first of all fiduciary duties toward corporate employees, in a perspective of intergenerational social, and environmental sustainability. This norm was then inserted in the first EU Commission proposal of the Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD), approved by the EU Parliament, but it was rejected by the European Council. Therefore, the initiative for sustainable corporate governance should be reinvigorated, making a clear statement that social and environmental sustainability should be understood as part of the goals the company pursues from within, and not just as a constraint imposed from outside. This would be complementary to the second element of a sustainable governance, i.e. the empowerment of workers and non-financial stakeholders in corporate decision processes. A resolute step in the direction of economic democracy, related but more inclusive than the previous European experiences, would be the institution of Works and Citizenships Company Councils, a proposal the Forum DD has been insistently advocating in the last few years.