Conoscenza bene comune

Proprietà intellettuale e conoscenza come bene comune

 

L’attuale accordo internazionale (TRIPs) è squilibrato perchè esaspera la tutela dei diritti proprietari sulla conoscenza. Il guadagno di chi fa ricerca domina rispetto a quello di tutta la popolazione. Perfino quando si tratta di vita e di morte, come nel caso dei farmaci o delle terapie, come è stato anche durante la pandemia Covid-19. Le grandi corporations accumulano profitti ingiustificati e pagano in modo spropositato i/le loro dirigenti grazie al controllo monopolistico della conoscenza. Al contrario, le piccole e medie imprese spesso faticano a rimanere al passo dell’innovazione anche perché a quella conoscenza non hanno accesso. I brevetti delle scoperte scientifiche piuttosto che favorire l’innovazione, finiscono così per deprimerla, a danno del benessere collettivo.

Le azioni contenute in questa proposta mirano a dare più forza al principio della “conoscenza come bene comune” rispetto al principio della “tutela della proprietà intellettuale”. Si tratta di azioni ambiziose, che richiedono volontà politica a livello di governo nazionale, europeo e poi internazionale. E dunque hanno bisogno di una forte mobilitazione culturale e politica. Difficile, ma non impossibile e a cui è doveroso mirare. La messa a terra della proposta deve allora partire dalla divulgazione delle soluzioni suggerite, muovendo e ampliando i contributi originari di Nerina BoschieroUgo Pagano e Maria Alessandra Rossi, e Stefano Vella), trovando spazio di approfondimento anche a livello internazionale. Un momento importante di confronto pubblico è stato organizzato il 7 marzo 2022 nell’ambito delle Agorà Democratiche. La proposta ha ricevuto molto consenso ed è uscita rafforzata dall’intenso dibattito a cui hanno partecipato circa 110 persone (29 sono stati gli interventi). La proposta è stata tra le più votate sulla piattaforma delle Agorà Democratiche.

Presentato a Roma il Manifesto “Liberare la conoscenza per ridurre le disuguaglianze” che ribadisce il forte impegno del Forum Disuguaglianze e Diversità nell’elaborazione e diffusione di proposte per orientare le transizioni digitale e tecnologica in senso democratico

Forum Disuguaglianze e Diversità
Proposta 2019 in PilloleLa Proposta 2019Scopri il Manifesto “Liberare la conoscenza”

Il Forum Disuguaglianze e Diversità organizza il 12 Aprile dalle ore 11:00 presso la sala conferenze della Fondazione Basso, l'evento "LIBERARE LA CONOSCENZA PER RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE" per presentare il Manifesto predisposto da ricercatrici e ricercatori che nel ForumDD si occupano di conoscenza e disuguaglianze, con l'obiettivo di rilanciare le molteplici proposte elaborate negli anni, per orientare le transizioni digitale e tecnologica in senso democratico

Forum Disuguaglianze e Diversità

La discussione sulle nostre due proposte che riguardano la conoscenza come bene pubblico globale, promossa dal ForumDD nell’ambito delle Agorà aperte dal Partito Democratico, ha registrato un’alta partecipazione, un dibattito molto intenso e grande consenso attorno alle proposte che adesso è possibile sostenere sulla piattaforma

Forum Disuguaglianze e Diversità

Nell'ambito delle Agorà democratiche, il Forum Disuguaglianze e Diversità organizza il 7 marzo un'Agorà online su due proposte che affrontano la forte concentrazione del controllo sulla conoscenza. La prima proposta ha l’obiettivo di modificare l’accordo TRIPs, fissando un livello di investimento minimo in scienza aperta per tutti gli Stati e istituendo un’autorità internazionale che stabilisca quando l’interesse pubblico prevale sulla proprietà privata intellettuale. La seconda proposta è di costruire imprese pubbliche europee, infrastrutture sovranazionali di ricerca, sul modello del CERN e dell’ Agenzia Spaziale Europea, che usino la conoscenza prodotta per controbilanciare i grandi monopoli tecnologici privati nei settori dove è massima l’urgenza di assicurare la giustizia sociale, a partire dalla ricerca biomedica. Due proposte rese ancora più urgenti dalla pandemia

Ugo Pagano

Qualsiasi sarà al Wto il risultato della richiesta di sospensiva dei brevetti, l’appoggio degli Usa a questa proposta ha fatto diventare la Commissione europea un isolato baluardo a difesa dei monopòli legali delle imprese farmaceutiche. Ugo Pagano su Domani

Ugo Pagano
Ugo Pagano

Solo un sistema di mercati aperti può aiutarci nella lotta alle pandemie, contro i monopoli. Ugo Pagano sull’Espresso

Ugo Pagano
Ugo Pagano

Intervista a Ugo Pagano (Forum Disuguaglianze). Il professore di Siena: nel voto hanno vinto le pressioni delle aziende farmaceutiche. A livello globale però l’occidente sta perdendo: «Troppi segreti industriali e pochi stabilimenti: Cina e Russia dominano». Per cambiare il sistema ecco la proposta: «Il Wto imponga a ogni paese un 3% di scienza libera da condividere, solo così i vaccini saranno un bene comune». Ugo Pagano su Il Manifesto

Ugo Pagano
Ugo Pagano

Domani la proposta di Sudafrica e India, appoggiata da moltissimi altri stati, per la sospensione dei brevetti sui vaccini Covid sarà discussa nel consiglio Trips del Wto, l’organizzazione mondiale del commercio. Ugo Pagano su Domani

Ugo Pagano

Vaccinare velocemente per fermare questa strage quotidiana e le mutazioni del virus un dovere morale per tutta l’umanità. Per questo motivo il ForumDD chiede una immediata sospensione dei brevetti sui vaccini che dia la possibilità di assegnare delle licenze a tutte le imprese che siano in grado di produrli.

Forum Disuguaglianze e Diversità

L'intervento di Ugo Pagano all'evento "Immunità di gregge? Per chi? Quando?", organizzato dalla rivista Confronti

Ugo Pagano

L'intervento di Ugo Pagano all'evento in streaming “Disuguaglianze nell’epoca delle crisi. Un anno di vita e più utili che mai: le nostre 15 proposte” (25 marzo 2020). 

L’appropriazione privata della scienza non limita solo la concorrenza economica, ma anche la concorrenza e la cooperazione fra scienziati che possono dispiegare tutte le loro potenzialità solo in un confronto aperto fra direttrici di ricerca alternative. Di entrambi abbiamo subito bisogno in questa drammatica situazione. Per il futuro avremo bisogno di una ricerca pubblica non per generare profitti privati ma per renderci molto meno vulnerabili.. Un articolo di Ugo Pagano

Le attività della “messa a terra” si sono fino ad ora concentrate sull’ultima delle tre azioni in cui si articola la proposta, vale a dire una migliore e maggiore accessibilità ai farmaci e, più in generale, alle cure.