Imprese pubbliche italiane

Dare una missione strategica di giustizia sociale e ambientale alle imprese pubbliche italiane

 

Nella situazione attuale la proposta del ForumDD di dare alle imprese pubbliche italiane missioni strategiche, attivandone il potenziale inespresso, è quanto mai urgente. Parliamo di imprese che costituiscono quasi un terzo del patrimonio della Borsa di Milano, e dove lavorano oltre 350mila persone. Il contributo di queste imprese è fondamentale per dare per dare un indirizzo strategico, innovativo, e verde al sistema produttivo italiano. Come andare in questa direzione?

 

Partendo dalla proposta del ForumDD contenuta nel Rapporto “15 proposte per la giustizia sociale”, abbiamo cercato l’interlocuzione con gli amministratori di queste imprese. Dopo nove mesi di lavoro e di colloqui in Chatham House Rule con i principali amministratori delle imprese pubbliche italiane, sugli obiettivi strategici, la relazione con lo Stato e l’organizzazione interna delle imprese pubbliche italiane, la Commissione Imprese e Sviluppo (Fabrizio Barca, Giovanni Dosi, Simone Gasperin, Federico Maria Mucciarelli, Edoardo Reviglio, Andrea Roventini, Francesco Vella, Edoardo Zanchini), costituita nell’ambito del Forum Disuguaglianze e Diversità, in collaborazione con il progetto GROWINPRO e dell’Institute for Innovation and Public Purpose afferente allo University College London, ha analizzato il potenziale di queste imprese e avanzato una semplice proposta (QUI PER LEGGERE IL RAPPORTO) per realizzare pienamente il potenziale esistente. Il Rapporto è stato presentato in un webinar, il 1° luglio 2020, a cui ha partecipato il Ministro dell’Economia e delle Finanze.

 

L’intervento che la Commissione ha proposto raggiunge tre obiettivi: maturare missioni strategiche orientate a promuovere l’innovazione tecnologica e lo sviluppo inclusivo e sostenibile del Paese, chiare e tecnicamente rigorose, fissate in atti programmatori di medio-lungo termine, e maturate attraverso un confronto fra azionista pubblico e imprese; promuovere e rendere sistemico, ancorché informale, il confronto e quindi la cooperazione strategica fra le stesse imprese pubbliche; rendere coerente l’azione delle amministrazioni pubbliche statali e regionali con le strategie delle imprese pubbliche, nell’ambito di un’unica visione-paese. Questi obiettivi vengono raggiunti: costruendo un forte ponte tecnico, un Consiglio degli Esperti, che consenta un continuo dialogo e di fare squadra fra imprese e azionista Stato; elaborando missioni strategiche condivise dal Parlamento e fissate nel medio-lungo periodo in atti europei, relative alle sfide della società nell’immediato futuro: innovazione tecnologica e digitale, cambiamento climatico, invecchiamento della popolazione; dando un nuovo più pronunciato profilo tecnico ai Consigli di Amministrazione.

Presentato a Roma il Manifesto “Liberare la conoscenza per ridurre le disuguaglianze” che ribadisce il forte impegno del Forum Disuguaglianze e Diversità nell’elaborazione e diffusione di proposte per orientare le transizioni digitale e tecnologica in senso democratico

Forum Disuguaglianze e Diversità

Il Forum Disuguaglianze e Diversità organizza il 12 Aprile dalle ore 11:00 presso la sala conferenze della Fondazione Basso, l'evento "LIBERARE LA CONOSCENZA PER RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE" per presentare il Manifesto predisposto da ricercatrici e ricercatori che nel ForumDD si occupano di conoscenza e disuguaglianze, con l'obiettivo di rilanciare le molteplici proposte elaborate negli anni, per orientare le transizioni digitale e tecnologica in senso democratico

Forum Disuguaglianze e Diversità

L’ipotesi di escludere dall’universo del settore pubblico allargato le grandi imprese pubbliche nazionali (IPN), il cui meccanismo di allocazione sarebbe fondamentalmente il mercato e non una decisione politica, impone di riaprire il dibattito sul ruolo dell’impresa pubblica e di discutere i grandi indirizzi politici che devono guidare l’azione delle società a controllo pubblico e della missione che deve essere ad esse affidata

Mariella Volpe

Sei su 10 fra le prime aziende italiane per fatturato sono a controllo pubblico. Nel loro complesso le imprese pubbliche realizzano il 17% degli investimenti e della R&S privati del paese e coprono il 29% della capitalizzazione di borsa di Milano. Il rilancio del paese per un nuovo sviluppo giusto e sostenibile, nell’epoca post Covid-19, poggia in misura significativa sul grande potenziale di queste imprese. 

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