Il Forum Disuguaglianze e Diversità ha organizzato una “missione” in Italia di Charles Sabel, professore presso la Columbia University e autore, insieme a David Victor, professore alla School of Global Policy and Strategy at UC San Diego, di un libro che propone un metodo innovativo per rendere la transizione energetica ed ecologica non solo auspicabile ma conveniente, attraverso processi concreti di collaborazione fra imprese, fra stato, imprese e cittadini e fra Stati. Come utilizzare in Europa e Italia questo metodo?
Di fronte alla drammatica urgenza di intervenire per ridurre le cause e mitigare gli effetti della crisi climatica ed energetica globale e al necessario cambio di rotta nella direzione di una maggiore giustizia sociale e ambientale, la sensazione che ha chi come noi è molto preoccupato per la situazione è che stati, governi, e tutti e tutte noi non stiamo facendo abbastanza. Al contrario, in Europa e nel nostro paese sembrano ritrovare slancio, non appena l’Europa fissa obiettivi di transizione sfidanti e coerenti con la gravità della situazione, tesi negazioniste del cambiamento climatico. E, cosa ancora più dannosa, scientemente viene contrapposta la necessità di mettere in atto una transizione ecologica con gli interessi materiali delle persone più povere e vulnerabili.
Se gli avversari sono forti e appaiono in gran forma, noi dobbiamo trovare soluzioni e lavorare per una “alleanza dell’innovazione” che coinvolga impresa, lavoro, stato e società nella direzione di un nuovo sviluppo che invece tarda a nascere.
Ma se fossimo in ritardo perché non abbiamo capito come fare?
Il libro “Fixing the Climate” (qui la sintesi del libro), scritto da Charles Sabel – Professore di diritto e scienze sociali alla Columbia Law School – e da David Victor, professore alla School of Global Policy and Strategy at UC San Diego, riorienta radicalmente il nostro pensiero su come affrontare la crisi climatica e offre un’ipotesi di lavoro molto concreta, pur nell’incertezza delle soluzioni possibili: affiancare all’accordo di Parigi, da intendere come la cornice di legittimazione della cooperazione fra Stati e di ogni sanzione e penalty default in tema di clima, un meccanismo che Sabel e Victor propongono di rafforzare, dispositivi e processi concreti di collaborazione fra imprese, fra stato, imprese e cittadini e fra Stati. Due gli obiettivi dell’alleanza: facilitare e rendere conveniente ricercare e investire in nuove tecnologie di frontiera e rendere costoso non farlo; promuovere l’adattamento di tali nuove tecnologie a ogni specifico contesto, con un forte accompagnamento e supporto delle imprese in campo e il confronto con la cittadinanza e con il lavoro.
E’ quella che gli autori chiamano governance sperimentalista, che sfugge alla dicotomia oziosa fra centralizzazione e decentramento delle politiche pubbliche, ed è il metodo che pervade le proposte del ForumDD, perché presuppone la fissazione di sanzioni credibili per chi sta fermo ma anche un continuo apprendimento e adeguamento del processo.
Poiché tra le ambizioni del Forum Disuguaglianze e Diversità c’è il contribuire a far circolare le idee e diffondere conoscenza nel paese, soprattutto tra gli attori che hanno il potere decisionale di “far accadere le cose”, abbiamo organizzato una missione in Italia di Charles Sabel che incontrerà imprenditori, attivisti, organizzazioni di cittadinanza attiva e del lavoro, e rappresentanti politici per un confronto sul metodo proposto nel suo libro.
Al termine di un fitto calendario di appuntamenti Sabel, che terrà una lezione sul libro e il metodo che propone il 26 ottobre dalle 9:00 alle 11:00 presso l’Aula 3 del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Roma Tre in via Ostiense 163 a Roma (QUI il link per seguire la diretta), verrà intervistato insieme a Rossella Muroni da Fabrizio Barca sul numero dell’Espresso che sarà in edicola il 3 novembre. Quanto ha trovato pronto il nostro paese alla svolta necessaria? Come adattare il suo metodo alle specificità dell’Italia?
Di seguito il “diario della missione” in Italia di Sabel.
24 ottobre 2023
La prima mattina di lavoro in Italia, il professor Charles Sabel l’ha trascorsa con il Forum Disuguaglianze e Diversità presso la Fondazione Basso. Prima con il coordinamento, durante il quale si è riflettuto, alla luce della proposta di governance sperimentalista proposta dal suo libro, sulla natura del sistema economico italiano, sui suoi limiti e sulle sue potenzialità in tema di transizione ecologica e, in particolare, energetica, sulla capacità del sistema pubblico di promuovere questi processi.
A seguire, il professor Sabel si è confrontato sugli stessi temi con il gruppo di lavoro che da anni analizza e avanza proposte in tema di diffusione della conoscenza insieme al gruppo che si occupa di ambiente, composto sia da membri del ForumDD sia da esperti esterni.
Infine, nel pomeriggio, si è tenuto un lungo tavolo di confronto con un importante think thank impegnato sui temi della transizione energetica e del cambiamento climatico.
25 ottobre 2023
Nel suo secondo giorno di lavoro, il professor Sabel ha incontrato un gruppo di imprenditrici e imprenditori della green economy e dell’innovazione sociale, che dall’agricoltura all’energia, dall’economia circolare alla gestione forestale rappresentano esperienze di frontiera che confermano che il cambiamento è in atto ma che esistono profondi ostacoli al dialogo di queste esperienze con il sistema e le istituzioni.
26 ottobre
Dalle 9 alle 11 di giovedì si è tenuto l’unico evento pubblico della “missione italiana” di Sabel: il seminario presso il dipartimento di Giurisprudenza dell’università di Roma Tre, organizzato insieme al Forum Disuguaglianze e Diversità. Attorno ai temi posti dal libro “Fixing the climate”, di cui Sabel è coautore, si sono confrontati giuristi, economisti, esperti, studenti e studentesse (qui tutto il programma). Si è lavorato sulla capacità/incapacità del nostro diritto amministrativo e della sua pratica di accogliere il nuovo modo sperimentale di governo della cosa pubblica che è imposto oggi, anche nel campo della trasformazione ecologica, della complessità delle questioni da affrontare.
Nel pomeriggio Sabel ha avuto modo di conoscere e dibattere l’impegno e le attività dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASViS), incontrando il suo portavoce Enrico Giovannini e la sua folta, giovane squadra. A seguire Sabel ha dialogato con imprenditrici e imprenditori che operano oggi in Italia sulla frontiera dell’innovazione tecnologica per una trasformazione ecologica, discutendo opportunità e ostacoli, a livello nazionale ed europeo.
27 ottobre
Nella mattina di venerdì Sabel ha incontrato i rappresentanti del mondo del lavoro, in particolare i responsabili di Camere del lavoro e organizzazioni territoriali della Cgil, alla presenza del suo segretario generale. Anche da questo confronto sono emerse esperienze in cui la collaborazione tra sindacato, imprese e cittadinanza organizzata sta costruendo strade per la trasformazione ecologica con un impatto positivo sul piano sociale e del lavoro. Si è tornati ancora sugli ostacoli che impediscono a tali esperienze di diffondersi e di tradursi in cambiamenti di sistema.
L’incontro finale del pomeriggio, di nuovo con imprenditori e imprenditrici, ha fatto emergere quanto “inevitabile” sia il processo di trasformazione in atto, ma come i suoi effetti per la competitività e per la giustizia sociale del paese dipendano da uno scatto delle politiche e della politica che oggi non si vedono.