Annibale D’Elia, del Comune di Milano, ha presentato il progetto delle Scuole di quartiere, all’evento “A misura dei luoghi e delle persone” che si è tenuto a Roma lo scorso 30 ottobre.
La Scuola dei Quartieri è una scuola civica e popolare di innovazione e imprenditorialità sociale, nata per iniziativa dell’Assessorato al Lavoro e Attività produttive del Comune di Milano e finanziata con le risorse europee del Pon Metro Milano 2014-2020. Nell’ambito delle azioni dell’Amministrazione dedicate ai quartieri più fragili della città, il progetto intende contribuire alla trasformazione delle periferie milanesi partendo dai desideri, dai bisogni e dall’energia di chi ci abita.
La Scuola ha due obiettivi: far nascere progetti e servizi, ideati e realizzati dai cittadini, per migliorare la vita dei quartieri e cambiare le periferie della città valorizzando l’energia, la creatività e l’intraprendenza degli abitanti. La Scuola, partita a inizio 2019 e che durerà nei prossimi tre anni, è pubblica, gratuita e aperta a tutti, senza nessun limite di età o titolo di studio. Non si svolge in un unico luogo fisico ma comprende una serie di attività diffuse nelle periferie, nei luoghi dove le persone vivono e lavorano: nei locali pubblici, nei negozi, nelle biblioteche o nei retrobottega. Un progetto itinerante che ogni sei mesi si sposta in una nuova zona della città, estendendo man mano il proprio raggio d’azione. Un progetto per tutte le persone che vogliono imparare a progettare, cioè a trasformare un’idea, un interesse o anche solo la voglia di mettersi in gioco in qualcosa di utile per sé e per il quartiere: un’impresa, un progetto, una rete di mutuo aiuto, un servizio, uno spazio sociale.
La Scuola dei Quartieri è una scuola popolare con un’offerta didattica di alto livello: per realizzarla il Comune ha selezionato con gara d’appalto una compagine composta da realtà di territorio, attori di primo piano del mondo della ricerca, dell’economia sociale e del microcredito e da alcune delle più autorevoli organizzazioni che si occupano di innovazione sociale in Italia. I laboratori di base per imparare a progettare sono accessibili a tutti su prenotazione mentre, per partecipare ai percorsi di formazione avanzata della durata di 10 settimane, occorre presentare un’idea progettuale e superare una selezione aperta a gruppi informali di minimo 2 persone che il Comune aprirà ogni sei mesi. Al termine della formazione, i gruppi vengono accompagnati a mettere in pratica le proprie idee progettuali attraverso una “Borsa di Progetto” fino a 25.000 Euro a fondo perduto e servizi di affiancamento per il primo anno di attività di attività.
La prima fase si sta svolgendo nella periferia sud ovest, a Lorenteggio Giambellino, e a sud est, a Corvetto, Chiaravalle, Porto di Mare. Il progetto si ispira alle scuole civiche e serali del Comune di Milano: un’importante esperienza di innovazione istituzionale che ha segnato la storia della città. Da oltre 150 anni, nei momenti di grande cambiamento, la municipalità ha investito in formazione e apprendimento per consentire alle persone di lavorare, diventare autonome e partecipare alla vita della comunità.
Il principale valore aggiunto della Scuola, però, è la creazione di una comunità di sostenitori. La raccolta delle “belle storie”, pubblicate sul sito lascuoladeiquartieri.it, è uno dei dispositivi per coinvolgere le realtà più attive nei quartieri e invitarle a collaborare per far nascere e crescere esperienze nuove e utili alla comunità locale. Ogni sostenitore può contribuire a proprio modo: mettendo a disposizione uno spazio fisico dove svolgere un incontro, condividendo la propria conoscenza del contesto o offrendo un aiuto concreto a chi vuole cominciare.