Il 1° novembre il ForumDD ha pubblicato un testo per chiedere agli europarlamentari di fare chiarezza in merito alla cancellazione dal sito istituzionale del Parlamento Ue di uno studio indipendente favorevole a una forte iniziativa pubblica nel settore della legislazione farmaceutica, la cui revisione da parte delle istituzioni europee è attualmente in discussione. Ne stiamo seguendo le tracce e di seguito raccogliamo gli aggiornamenti.
Lunedì 30 ottobre uno studio indipendente (che abbiamo ripubblicato qui), sulle misure concrete per stimolare l’innovazione farmaceutica e garantire l’accessibilità dei farmaci – commissionato dal gruppo di lavoro del Parlamento europeo su scienza e tecnologia (Panel for the Future of Science and Technology, STOA) nell’ambito della discussione sulla revisione della legislazione europea del farmaco – è stato tolto dal sito istituzionale dopo tre giorni dalla pubblicazione.
Il Forum Disuguaglianze e Diversità si è interessato subito alla vicenda perché lo studio rimosso redatto da tre autorevoli esperti, è favorevole a una forte iniziativa pubblica nel settore, sostenendo che l’Ue trarrebbe vantaggio dalla creazione di un’Infrastruttura pubblica europea per vaccini, farmaci e innovazione biomedica (che il Forum ha sostenuto anche con la campagna Salute Bene Comune) insieme, tra gli altri punti, a un maggior coordinamento dei diritti di proprietà intellettuale. Di fronte al passo indietro dello STOA, il ForumDD ha chiesto agli europarlamentari di fare chiarezza e di assicurarsi che essa non derivi da interferenze degli interessi di associazioni dell’industria farmaceutica.
Il contesto è quello della proposta di revisione della legislazione farmaceutica europea da parte della Commissione che nei mesi scorsi ha sottoposto una direttiva e un regolamento al Parlamento europeo. La revisione nasce con l’obiettivo di garantire un accesso più “tempestivo ed equo”, e a prezzi accessibili, ai medicinali e di incentivare l’innovazione. Strasburgo interverrà sulla proposta con un Rapporto, la cui approvazione è prevista per aprile 2024, che verrà lasciato in eredità al prossimo Parlamento, il quale sarà poi incaricato di negoziare con il Consiglio e con la Commissione la revisione dell’attuale legislazione. Di seguito raccogliamo tutti gli aggiornamenti, ricostruendo anche le fasi precedenti il commento pubblico del Forum.
19 ottobre 2023 – Lo studio, intitolato Improving access to medicines and promoting pharmaceutical innovation, viene presentato in diretta online sulla pagina dello STOA alla presenza dei tre autori: Simona Gamba, ricercatrice di Scienze delle finanze all’Università degli Studi di Milano; Laura Magazzini, professoressa associata di Econometria presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa; Paolo Pertile, professore ordinario di Scienza delle finanze all’Università di Verona.
27 ottobre 2023 – Lo studio viene pubblicato sulla pagina dello STOA sul sito del Parlamento Ue
30 ottobre 2023 – Lo studio viene messo offline.
31 ottobre/1 novembre 2023 – Politico.eu e Il Fatto Quotidiano pubblicano tre articoli che denunciano l’accaduto e ricostruiscono la vicenda: a chiedere ai membri dello STOA di mettere offline lo studio sarebbe stata Pernille Weiss, eurodeputata danese del Partito Popolare Europeo, membro dello Stoa e relatrice del Rapporto sulla proposta di direttiva avanzata dalla Commissione. L’articolo di Politico.eu racconta che Weiss nel corso della presentazione aveva posto una serie di quesiti che avanzavano dubbi di natura metodologica nei confronti dello studio e cita una mail con la quale Weiss chiede ai membri STOA di “congelarlo”. Politico.eu scrive inoltre che l’eurodeputata ha posizioni favorevoli a quelle dell’industria farmaceutica e che per lei la revisione dovrebbe puntare più sulla competitività che sull’accesso ai farmaci. Politico.eu, in un secondo articolo, ha inoltre scritto che Weiss e il presidente dello Stoa, l’eurodeputato tedesco del Partito popolare europeo Christian Ehler, avrebbero una relazione. Weiss non ha confermato, mentre Ehler ha negato il conflitto di interessi.
1 novembre 2023 – Il ForumDD ha chiesto pubblicamente agli europarlamentari di accertare le ragioni di tale decisione dello STOA e di assicurarsi che essa non derivi da interferenze degli interessi di associazioni dell’industria farmaceutica. Nelle stesse ore lo STOA ha esposto la sua posizione sulla pagina ufficiale sul social media “X” sostenendo che lo studio è stato pubblicato per errore, prima di aver concluso la procedura che assicura a tutti gli eurodeputati di ricevere risposte alle proprie domande prima della pubblicazione, e prima di aver aggiunto chiarimenti metodologici.
3 novembre 2023 – Sempre su Politico.eu, due organizzazioni internazionali come Transparency International e Corporate Europe Observatory – la prima lavora per porre fine alla corruzione in molti Paesi e la seconda nel documentare azioni ed effetti del lobbismo aziendale sui processi decisionali all’interno dei principali organi europei – hanno chiesto di aprire un’indagine per capire perché uno studio così delicato sia stato rimosso.
6 novembre 2023 – La segreteria dello STOA ha pubblicato sul sito del Parlamento europeo un nuovo comunicato stampa sull’accaduto in cui spiega che la “bozza” dello studio è stata pubblicata “troppo presto e per errore” perché mancavano ancora i chiarimenti metodologici. La segreteria si è inoltre assunta “piena ed esclusiva responsabilità per questo errore materiale” al quale è stato posto rimedio “mettendo nuovamente offline la bozza dello studio”. E ancora spiega che si è trattato di una “decisione amministrativa autonoma” non spinta da alcuna pressione o richiesta dai membri dello STOA. La versione finale dello studio verrà discussa nuovamente.
6 novembre 2023 – L’European Federation of Pharmaceutical Industries and Associations (EFPIA), da tempo critica verso qualunque riforma nel settore, ha pubblicato sul proprio sito uno studio, commissionato dalla stessa EFPIA, molto duro nei confronti della proposta di revisione della legislazione farmaceutica avanzata dalla Commissione europea, in discussione al Parlamento, sostenendo che avrà impatti negativi sulla competitività del settore e che la ricerca in innovazione nelle biotecnologie non sarà più sostenibile economicamente, paventando la “fuga” delle industrie in Stati più favorevoli. Una posizione che indica una direzione opposta a quella proposta nello studio rimosso.
7 novembre 2023 – In commissione ENVI (Committee on the Environment, Public Health and Food Safety) inizia la discussione delle due bozze di relazione sulla revisione della legislazione farmaceutica. Il relatore del Rapporto sulla proposta di regolamento è l’europarlamentare del gruppo dei Socialisti e Democratici Tiemo Wölken. La relatrice del Rapporto sulla proposta di direttiva è la popolare Pernille Weiss. I due relatori, e più in generale gli europarlamentari che parteciperanno ai lavori, presentano posizioni molto diverse attorno agli obiettivi che dovrebbe raggiungere la revisione della legislazione farmaceutica, una legislazione che regola un settore centrale per gli interessi pubblici ma attorno alla quale ruotano anche imponenti interessi dell’industria farmaceutica privata.
Durante la seduta di commissione (qui per vedere tutto il video) diversi europarlamentari intervenuti hanno duramente criticato la rimozione dello studio. Tra loro, Tiemo Wölken che si è rammaricato per l’accaduto e ha chiesto alla commissione ENVI di fare pressione verso lo STOA affinché venga ripubblicato in quanto fondamentale per il lavoro parlamentare. Bas Eickhout, in quel momento alla presidenza della commissione, ha risposto che avrebbe riferito il messaggio al presidente dello STOA e che del tema si parlerà il 20 novembre alla riunione dei coordinatori. Altra voce che si è sollevata in merito è quella di Tilly Metz (Verdi) che ha parlato di mancato rispetto del lavoro parlamentare e dell’importanza, vista la difficoltà di accesso ai dati e vista la scarsa trasparenza del settore sanitari, di basarsi su studi non finanziati dall’industria farmaceutica. Pernille Weiss ha negato le ricostruzioni che la vedono promotrice della rimozione dallo studio, definendole “false” e chiedendo a tutti di leggere il comunicato STOA. Il confronto ha visto anche alcuni europarlamentari esprimersi positivamente per la creazione di una Infrastruttura europea per i farmaci (European Medicine Facility). Wölken, nel suo intervento iniziale, ha affermato che un’agenzia indipendente del farmaco potrebbe avere un “enorme valore aggiunto” in diversi settori sanitari non adeguatamente coperti dal settore privato.
9 novembre 2023 – Lo studio è stato pubblicato nuovamente sul sito istituzionale dell’Ue ma non nella sua versione finale, ovvero quella pubblicata il 27 ottobre e poi rimossa (la potete leggere qui). Ad essere stata caricata è la versione “draft” non definitiva, presentata il 19 ottobre dagli autori allo STOA. Insieme a questo documento, sono state rese pubbliche anche le domande inoltrate in forma scritta alla segreteria dello STOA dagli eurodeputati Pernille Weiss e da Christian Ehler, quest’ultimo presidente del Panel, rispettivamente il 31 ottobre e il 6 novembre. La decisione è stata presa nel corso di una riunione straordinaria dello STOA Bureau, alla quale hanno partecipato il presidente Ehler e i tre vicepresidenti. Nel comunicato stampa che ne è seguito, i quattro hanno ribadito che la procedura seguita è stata conforme e che, in base alle loro conoscenze, nessun membro dello STOA ha tentato di sottrarre lo studio al pubblico dominio. Infine, nel comunicato si legge che la decisione di non pubblicare la versione finale di uno studio può essere presa solo dal Panel sulla base di un parere esterno negativo. Il Panel STOA prenderà una decisione il prossimo 23 novembre (qui la pagina che ne dà comunicazione).
10 novembre 2023 – Il settimanale di The Post Internazionale (Tpi) pubblica un articolo in cui ricostruisce la vicenda, svelando che “due diverse fonti al Parlamento europeo hanno riferito a TPI che tra il 19 e il 30 ottobre il Segretariato tecnico dello Stoa ha ricevuto diverse e-mail da parte di rappresentanti dell’industria farmaceutica in cui si chiedeva di non pubblicare l’indagine così com’è”. La risposta a Tpi dell’ufficio stampa dell’Europarlamento non smentisce: “Non è insolito che il Segretariato dello Stoa riceva e-mail non richieste da vari tipi di parti interessate” ma “il Segretariato prende nota di tali messaggi di posta elettronica, senza necessariamente darvi seguito”.
13 novembre 2023 – Il “Punto di Paolo Pagliaro” nel corso della trasmissione Otto e Mezzo ha dedicato spazio al dibattito sulla revisione della legislazione farmaceutica al Parlamento europeo e al caso dello studio rimosso che, tra le varie opzioni per aumentare l’accesso ai farmaci e incentivare la ricerca, avanza anche la creazione di un’infrastruttura pubblica europea per i farmaci.
23 novembre 2023 – Il Panel Stoa ha deciso di pubblicare finalmente in modo ufficiale lo studio, insieme alle domande degli eurodeputati Pernille Weiss e Christian Ehler e alle risposte dei tre autori. In merito non sono state sollevate obiezioni da parte dei membri del Panel presenti, ma la discussione è stata anticipata da un dibattito serrato sulle motivazioni e sulle procedure che il 30 ottobre scorso, a soli tre giorni dalla prima pubblicazione, hanno portato il segretariato a rimuovere lo studio. Diverse europarlamentari – l’italiana Patrizia Toia, la portoghese Maria Manuel Leitão Marques, la spagnola Lina Gálvez Muñoz (tutte e tre del gruppo dell’Alleanza progressista di Socialisti e Democratici), l’italiana Rosa D’Amato e la francese Michèle Rivasi (entrambe del Gruppo dei Verdi/Alleanza libera europea) – hanno protestato per la rimozione dello studio e posto numerose domande nel corso dei propri interventi. Dalle risposte fornite alle europarlamentari dal segretariato dello Stoa è emerso che a fine ottobre (intorno al 25 o al 26 ottobre “ma verificheremo” ha spiegato il segretariato), l’European Federation of Pharmaceutical Industries and Associations (EFPIA), la lobby europea dell’industria farmaceutica, ha inviato due mail con osservazioni sullo studio all’europarlamentare Pernille Weiss mettendo in copia anche il segretariato. Quest’ultimo ha dichiarato di non sapere chi tra gli europarlamentari abbia mandato lo studio ancora in bozza, che tutti gli europarlamentari lo avrebbero ricevuto prima della pubblicazione e che comunque a quelle mail non è stata data alcuna risposta e che quindi non hanno avuto alcuna diretta influenza. In merito ai motivi della rimozione, Marcus Scheuren, a capo del segretariato dello Stoa, ha confermato la versione dei giorni precedenti: lo studio definitivo è stato caricato per errore perché c’erano ancora delle domande alle quali andava data una risposta. Nel pomeriggio del 23 novembre lo studio definitivo, le domande poste dagli europarlamentari e le risposte fornite dagli autori, sono state pubblicate sul sito istituzionale del Parlamento Ue (lo trovate qui).
Il Forum Disuguaglianze e Diversità ha commentato: “Soddisfatti che il Panel Stoa del Parlamento Ue abbia respinto il tentativo di ostacolare la pubblicazione di uno studio indipendente sui farmaci” (Qui il testo integrale)
24 novembre 2023 – Il settimanale di The Post Internazionale (Tpi) pubblica un articolo (qui il link) in cui racconta come “due lobby dell’industria farmaceutica si sono attivate direttamente per contrastare la pubblicazione” dello studio svelando parte del testo delle mail inviate tra il 25 e il 26 ottobre “al presidente dello Stoa, l’eurodeputato tedesco Christian Ehler del Ppe, e all’eurodeputata danese Pernille Weiss, anche lei del Ppe”. Tra i destinatari “anche il capo del Segretariato generale dello Stoa, Marcu Scheuren”.
*Foto di Roberto Sorin su Unsplash