Grazie alla necessità di fare luce sul caso, sollevata dal ForumDD e condivisa da diverse europarlamentari, il Panel Stoa del Parlamento europeo ha respinto il tentativo di ostacolare la pubblicazione di uno studio rigoroso, favorevole a una forte iniziativa pubblica in ambito farmaceutico, commissionato dal parlamento stesso nell’ambito del dibattito sulla revisione del settore. Il Panel STOA ha deciso (qui link della registrazione) di pubblicare finalmente in modo ufficiale lo studio “Improving access to medicines and promoting pharmaceutical innovation” dei ricercatori Simona Gamba, (Università degli Studi di Milano), Laura Magazzini (Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa) e Paolo Pertile (Università di Verona), che il 30 ottobre scorso era stato rimosso dal sito istituzionale Ue a soli tre giorni dalla prima pubblicazione
23 Novembre 2023_Il Forum Disuguaglianze e Diversità esprime soddisfazione per la decisione presa questa mattina dal Panel STOA del Parlamento europeo (qui link della registrazione) di pubblicare finalmente in modo ufficiale lo studio “Improving access to medicines and promoting pharmaceutical innovation” dei ricercatori Simona Gamba, (Università degli Studi di Milano), Laura Magazzini (Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa) e Paolo Pertile (Università di Verona), che il 30 ottobre scorso era stato rimosso dal sito istituzionale Ue a soli tre giorni dalla prima pubblicazione. Il Panel Stoa del Parlamento europeo ha così respinto il tentativo di ostacolare la pubblicazione di uno studio rigoroso, favorevole a una forte iniziativa pubblica in ambito farmaceutico, commissionato dal parlamento stesso nell’ambito del dibattito sulla revisione del settore.
La necessità di fare luce sul caso, sollevata dal ForumDD il 1 novembre scorso, questa mattina, nel corso della riunione del Panel Stoa, è stata condivisa da diverse europarlamentari – l’italiana Patrizia Toia, la portoghese Maria Manuel Leitão Marques, la spagnola Lina Gálvez Muñoz (tutte e tre del gruppo dell’Alleanza progressista di Socialisti e Democratici), l’italiana Rosa D’Amato e la francese Michèle Rivasi (entrambe del Gruppo dei Verdi/Alleanza libera europea) – che hanno protestato per la rimozione dello studio e posto numerose domande nel corso dei propri interventi.
Dalle risposte fornite alle europarlamentari dal segretariato dello Stoa è emerso che a fine ottobre, l’European Federation of Pharmaceutical Industries and Associations (EFPIA), la lobby europea dell’industria farmaceutica, ha inviato due mail con osservazioni sullo studio all’europarlamentare Pernille Weiss mettendo in copia anche il segretariato. Quest’ultimo ha dichiarato di non sapere chi tra gli europarlamentari abbia mandato lo studio ancora in bozza, che tutti gli europarlamentari lo avrebbero ricevuto prima della pubblicazione e che comunque a quelle mail non è stata data alcuna risposta e che quindi non hanno avuto alcuna diretta influenza. Nel pomeriggio lo studio definitivo, le domande poste dagli europarlamentari e le risposte fornite dagli autori, sono state pubblicate sul sito istituzionale del Parlamento Ue (lo trovate qui).
Il ForumDD ritiene che l’attenzione sollevata sul caso dalle europarlamentari e la decisione del Panel di ripubblicare lo studio siano una notizia importante, che segna un risultato non solo per il ForumDD e per la altre organizzazioni che hanno chiesto di fare luce sull’accaduto o per la stampa indipendente che ha seguito con accuratezza il caso, ma per l’intera cittadinanza perché un dibattito che riguarda tutti e tutte come quello sulla revisione della legislazione sui farmaci, adesso in discussione al Parlamento europeo, potrà contare su questo studio rigoroso per valutare quale sia la direzione da intraprendere per rafforzare l’interesse pubblico in tema di salute.
Il ForumDD ricorda che lo studio individua le proposte più funzionali a facilitare l’accesso ai farmaci, soprattutto nelle aree cliniche dove gli investimenti dell’industria farmaceutica sono insufficienti, e a stimolare l’innovazione, superando gli ostacoli alla circolazione della conoscenza, con lo scopo di riequilibrare il parziale disallineamento attuale tra le priorità dell’industria farmaceutica e gli obiettivi di salute pubblica.
L’Unione europea, secondo lo studio, trarrebbe vantaggio da un maggior coordinamento dei diritti di proprietà intellettuale e dalla possibilità per i Paesi Membri di aderire a una procedura di acquisto centralizzata a livello europeo, dalla revisione degli incentivi e dalla creazione di un’infrastruttura pubblica europea per vaccini e farmaci che per il ForumDD è la soluzione per anteporre gli interessi della collettività a quelli delle imprese private in un settore decisivo per la giustizia sociale e ambientale, come quello della salute. Il ForumDD continuerà a seguire la discussione in merito alla revisione della legislazione farmaceutica.
*Foto di Alexey Larionov su Unsplash