Per costruire un futuro più giusto servono politiche radicali che usino in modo innovativo ed efficace tutti i fondi a cominciare da quelli della Recovery and Resilience Facility. Il Forum Disuguaglianze e Diversità insieme a molti alleati è impegnato affinché questa occasione irripetibile non venga sprecata e affinché queste risorse vengano utilizzate per rimuovere gli ostacoli alla ricostruzione dei piani di vita di milioni di persone, avviando uno sviluppo fatto di giustizia sociale e ambientale e mettendoci in grado di affrontare gli shock. Questo spazio virtuale dedicato al Piano di Ripresa e Resilienza sarà alimentato con le proposte, i commenti, le idee del ForumDD e dei nostri alleati e con i principali documenti ufficiali.
NEWS ED EVENTI
La campagna Facciamo Eleggere sosterrà le i candidati selezionati attraverso incontri su temi di giustizia sociale e ambientale e sulla creazione di campagne e attivazione dal basso delle comunità. Tra le città in cui si candidano le persone scelte: Bergamo, Cagliari, Firenze, Modena e Perugia
Pubblichiamo sul nostro sito l'articolo di Patrizia Pallara, uscito su Collettiva.it l'8 maggio, che ripercorre le ragioni della manifestazione del prossimo 25 maggio a Napoli in piazza Dante, promossa da Cgil e oltre cento associazioni, a sette mesi dalla mobilitazione di ottobre
L'evento organizzato nell'ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile di ASviS si terrà il 22 maggio alle 10:00 al Palazzo delle Esposizioni a Roma
La selezione delle 15 candidature italiane è stata realizzata tenendo conto anche dell’adesione alle proposte avanzate dal Forum Disuguaglianze e Diversità nel libro Quale Europa (Donzelli).
Il Festival verrà presentato giovedì 16 maggio alle ore 11.00 presso la sede di Legacoop a Roma in via Guattani 9. Interverranno tra gli altri Fabrizio Barca, co-coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità, Claudio Atzori, presidente Legacoop Sardegna, Simone Gamberini, presidente di Legacoop Nazionale e Pierluigi Stefanini, presidente di ASviS.
Pubblicato il Report del Forum Disuguaglianze e Diversità “Da conciliazione a costrizione: il part-time in Italia non è una scelta. Proposte per l’equità di genere e la qualità del lavoro”, una fotografia a 360 gradi del fenomeno del part-time involontario. Emerge che sotto ogni profilo, socio-demografico, territoriale, di tipologia contrattuale o di settore le donne sono maggiormente colpite degli uomini dal fenomeno del part-time involontario. In generale questo aumenta anche nel Mezzogiorno, tra le persone straniere, tra chi possiede un basso titolo di studio e tra le persone con un impiego a tempo determinato. Dati confermati dall’analisi delle unità locali italiane: in otto imprese su dieci l’incidenza delle donne in part-time sul totale dei dipendenti è oltre il 50%. Dal Report si evince che il 12% delle imprese usa il part-time in modo strutturale (oltre il 70% dei dipendenti) e che queste imprese sono meno attente alla qualità del lavoro. Le politiche per cambiare rotta devono insistere sul rafforzamento della contrattazione, sui disincentivi alle forme involontarie di part-time e sull’aumento dei controlli
Il prossimo 6 Maggio presso la Sala Zuccari del Senato, a Roma, presentiamo il documento “Da conciliazione a costrizione: il part-time in Italia non è una scelta. Proposte per l’equità di genere e la qualità del lavoro”, durante un convegno organizzato in collaborazione con la Senatrice Susanna Camusso. Il report contiene un’analisi di dati disponibili, delle elaborazioni che costruiscono una fotografia del fenomeno del part-time involontario e alcune proposte di policy per contrastarlo
Si è concluso il primo appuntamento dell’edizione zero della Scuola per la giustizia sociale ambientale del Forum Disuguaglianze e Diversità, che si è tenuto ai Giardini Luzzati di Genova e ha visto il lancio della piattaforma Nuovi Equilibri e la partecipazione di oltre cento persone provenienti da tutta Italia ai due momenti formativi proposti: il seminario “Arti, senso comune e giustizia sociale” e il modulo formativo tematico “Una transizione ecologica giusta: il welfare energetico locale”