Leonardo Delogu, performer e formatore e parte del Collettivo DOM, e Giulia Maino, attrice e parte del collettivo Amleta, sono intervenuti al terzo momento di co-progettazione della Scuola per la giustizia sociale e ambientale del ForumDD. Abbiamo raccolto il loro punto di vista
Quale è il rapporto dell’arte con il territorio? Quanto è importante che l’arte tenga conto di una prospettiva di genere? Al margine del terzo seminario di co-progettazione della Scuola per la giustizia sociale e ambientale del ForumDD, organizzato con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, ne abbiamo parlato con Leonardo Delogu e Giulia Maino.
Leonardo Delogu, Collettivo DOM, performer e formatore: “I territori sono dei contenitori di retoriche molto forti. A partire da un’immersione, da un impasto fisico dell’arte con i territori, credo che la grande possibilità dell’arte sia quella di inventare delle forme di lavori che non raccontino il presente ma che permettano attraverso l’apertura al lontanissimo di generare qualcosa che non ancora non è lì pensabile”.
Giulia Maino, collettivo Amleta, attrice: “Il mondo dello spettacolo ha il potere di raccontare le storie che partono da un punto di vista che è sempre stato discriminato. Non solo quello delle donne, noi parliamo anche a tutte quelle minoranze che non hanno occasione di avere un microfono per raccontare la loro realtà. Da queste narrazioni nasce un racconto che apre una serie di finestre per raccontare il presente in cui viviamo”.










