La cooperazione nella lotta contro le disuguaglianze: dibattito online su Vita

Con il documento “Per un’economia più giusta. La cooperazione come argine delle disuguaglianze e abilitatore di giustizia sociale” il Forum Disuguaglianze Diversità e la Fondazione Unipolis hanno lanciato proposte concrete, frutto di un percorso partecipativo, che sono state oggetto di un confronto aperto sulla rivista VITA non profit. A partire da un primo articolo di Andrea Morniroli e Marisa Parmigiani, si sono alternati per diverse settimane le voci di esperti e attori chiave, interni ed esterni al mondo cooperativo, per stimolare un dibattito aperto sul tema

Nasce la “Carta Ri-Mediare – Cura, cultura, apprendimento. Visioni, strumenti e alleanze per la trasformazione”

La Carta nasce dal confronto del Gruppo Ri-Mediare con oltre 150 organizzazioni ed esperti italiani attivi nell’ambito della cultura, della cura e dell’apprendimento e della formazione. Anche il Forum Disuguaglianze e Diversità, nella persona del suo co-coordinatore Andrea Morniroli, ha dato il suo contributo a questo percorso. Ne è nata la “Carta Ri-Mediare” che contiene una serie di proposte per guidare le trasformazioni, i progetti e gli interventi da realizzare nei prossimi anni, anche con i fondi Pnrr e di coesione europea, per far sì che non si tratti di una mera spesa, ma di risorse che siano in grado di produrre dei veri cambiamenti. Uno strumento e un dispositivo attorno al quale costruire convergenze e alleanze con soggetti di tutto il Paese.

Il protagonismo dei giovani con la mediazione tra pari: Viola, studentessa, racconta al ForumDD il progetto “per gestire i conflitti”

Viola Mugheddu è diventata mediatrice grazie al progetto “Invece di giudicare”, al quale il suo liceo ha aderito. Il ForumDD ha raccolto la sua testimonianza in occasione dell’evento “Il protagonismo delle nuove generazioni per lo sviluppo delle comunità. Quali politiche?” organizzato da Legacoop Sardegna nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile di ASviS.

Reddito e lavoro: perché le scelte del Governo vanno nella direzione sbagliata

Il decreto del 1° Maggio ha messo la parola fine sul Reddito di Cittadinanza per come lo conoscevamo. Neanche i dati sul suo concreto effetto di protezione contro la povertà sono stati sufficienti per evitare il suo smantellamento in una direzione peggiorativa rispetto a prima. Al tempo stesso l’esecutivo ha deciso di precarizzare ulteriormente il lavoro. Decisioni che allontano da un futuro di maggiore giustizia sociale