Il Forum Disuguaglianze e Diversità parteciperà all’assemblea nazionale di “Ci vuole un reddito” che si terrà il 23 settembre a Roma, promossa da una vasta rete di associazioni, realtà sociali e studentesche, centri antiviolenza, movimenti ambientalisti, parrocchie, sindacati con l’obiettivo di reagire insieme agli effetti dell’abolizione del Reddito di Cittadinanza e a favore di una misura di reddito inclusiva, di un salario minimo, di una casa in cui abitare, di un lavoro stabile e sicuro.
Nell’ambito della campagna “Ci vuole un reddito”, lanciata all’inizio di marzo 2023 contro l’abrogazione del Reddito di Cittadinanza e a favore di un suo ampliamento, è stata indetta un’assemblea nazionale per il 23 settembre che si terrà a Roma, dalle 10 alle 16, presso l’Aula A del dipartimento di Scienze Biochimiche “Rossi Fanelli” dell’università La Sapienza con ingresso in piazzale Aldo Moro 5. Un’assemblea alla quale parteciperà anche il Forum Disuguaglianze e Diversità insieme una vasta rete di associazioni, realtà sociali e studentesche, centri antiviolenza, movimenti ambientalisti, parrocchie e sindacati con l’obiettivo di continuare la mobilitazione per un reddito che liberi le persone dal ricatto della povertà e dello sfruttamento lavorativo, salari dignitosi e la sicurezza di una casa in cui vivere.
L’assemblea è stata lanciata all’indomani dell’invio da parte dell’Inps di 169mila messaggi che hanno comunicato ad altrettante famiglie, beneficiarie del Reddito di Cittadinanza, la sospensione del sussidio a partire dal primo agosto in quanto i componenti sono considerati “occupabili” in base alla nuova normativa varata dal Governo.
“È solo l’inizio: ulteriori 33.000 nuclei perdono il reddito già a settembre, altre decine di migliaia lo perderanno nei prossimi mesi. Secondo le stime indipendenti dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio saranno circa 500 mila le famiglie che non riceveranno più il reddito di cittadinanza in seguito alle esclusioni volute dal Governo con il Dl lavoro. In un paese con il 24,4% della popolazione a rischio povertà, in cui i salari sono tra i più bassi d’ Europa, dal governo nessuna proposta se non continui tagli al welfare e un’ulteriore precarizzazione del mondo del lavoro attraverso la liberalizzazione del ricorso ai contratti a termine e la reintroduzione dei voucher che incentivano solo sfruttamento e lavoro povero“, si legge nell’appello.
Che prosegue: “Quasi un quarto delle persone che percepiscono il RdC lavorano. Persone che hanno paghe così basse da avere bisogno di una integrazione al reddito per arrivare a fine mese. Anche su questo nessuna risposta da parte del governo, che anzi ha rimandato la discussione sull’introduzione del salario minimo legale a data da destinarsi. Il tutto mentre continuano a farsi sentire gli effetti dell’inflazione, che ha ridotto il potere d’acquisto di tanti, in particolare delle fasce più povere, spingendole verso discount e cibo di scarsa qualità, proveniente dallo stesso lavoro sfruttato e sottopagato. E nemmeno il diritto alla casa si salva nei provvedimenti governativi. Oltre al reddito di cittadinanza il Governo sta cancellando il fondo per gli affitti e riducendo le misure contro il caro bollette, sostituendoli con una misura una tantum, con un importo di soli 380 euro non cumulabili con altri sostegni”.
Per agevolare l’organizzazione dell’assemblea QUI c’è il form per le iscrizioni. QUI invece l’evento su Facebook.