Il paradigma socio-economico dominante, fondato su ipotesi antropologiche hobbesiane, ha progressivamente creato separatezza fra la sfera economica e le altre dimensioni del sapere e dell’agire umano. In questa prospettiva la società individualistica, centrata sul pensiero dell’economia politica, non persegue una specifica concezione del bene e sancisce che né i diritti individuali possono essere sacrificati a vantaggio del bene comune, né i principi di giustizia e legalità, che specificano quei diritti, possono essere basati su una qualche nozione di solidarietà, fraternità, responsabilità ambientale. Le pratiche predatorie conseguenti a tale antropologia hanno generato una serie di disarmonie e contraddizioni che hanno, ormai, carattere strutturale: una traslazione fra coscienza e conoscenza; dinamiche di urbanizzazione in taluni casi esponenziali; un aumento catastrofico della diseguaglianza, che in alcune aree geografiche ha già superato la soglia critica per determinare l’intrappolamento delle stesse dinamiche economiche; distruzione dilagante delle risorse naturali e socio-relazionali e uno sconvolgimento climatico epocale.
In tale contesto insieme complesso e problematico nel settembre scorso, durante l’edizione dell’Horcynus Lab Festival 2018, le principali reti euro-mediterranee della filantropia istituzionale, dell’economia sociale e solidale e della finanza etica, riunitesi a Messina su invito della Fondazione di Comunità di Messina, che da anni sperimenta nuovi modelli economico-sociali, hanno istituito la Scuola Euro Mediterranea di Economia Responsabile di Bellezza e di Pace (S.E.M.E.R.) sottoscrivendo un protocollo di intesa.
I sottoscrittori del protocollo hanno condiviso l’urgenza di promuovere una vera e propria metamorfosi del pensiero e delle pratiche socio-economiche, dei sistemi d’istruzione e di conoscenza, dei modelli produttivi e di consumo, delle politiche energetiche e più in generale dei paradigmi tecnologici, così come dei modelli di governance locale e globale. Sul piano strategico-operativo i sottoscrittori hanno condiviso l’idea di ripartire dai territori promuovendo ampi partenariati plurali tra attori diversi che s’impegnano a lungo termine nei processi di trasformazione e che sono aperti alla condivisione e agli scambi internazionali.
In questo scenario Metamorfosi, la XVII edizione dell’Horcynus Lab Festival, dal 24 al 28 settembre a Messina guarderà a nuovi paradigmi economici e a nuove tecnologie necessarie per la tutela e la salvaguardia del pianeta, e durante l’edizione 2019 del si intrecceranno tre percorsi:
- il primo, quello di approfondimento scientifico, è finalizzato ad analizzare gli scenari futuri più probabili del pianeta a causa dei mutamenti climatici e come tali processi caotici determineranno nuove dinamiche migratorie e condizioneranno le dinamiche socio-economiche globali e dei territori;
- il secondo guarderà agli stessi processi di trasformazione con la sensibilità e con gli occhi di artisti internazionali, con la direzione artistica di Martina Corgnati, nella convinzione che le estetiche più di ogni altro sapere umano hanno la capacità di anticipare visioni, desideri e bisogni dei popoli;
- il terzo percorso, avrà carattere di programmazione operativa pluriennale. Il gruppo ristretto di coorganizzazione di S.E.M.E.R. e il gruppo di lavoro de I Parchi della Bellezza e della Scienza, mettendo a sistema le riflessioni sviluppate nel 2018 e quelle che emergeranno nel 2019, avranno rispettivamente il compito:
- di elaborare azioni strategiche, da sviluppare in modo sistemico, su più territori. Tali azioni saranno sostenute dalle grandi reti euro-mediterranee della filantropia istituzionale, dell’economia sociale e solidale e della finanza etica, per la prima volta cooperanti in modo strutturato fra loro;
- di completare la progettazione esecutiva della rete dei Parchi tematici afferenti al Distretto Sociale Evoluto di Messina.