Urgenti politiche per i luoghi abbandonati. Perché sono un problema di giustizia sociale e una minaccia per il nostro sistema politico ed economico.
Roma, 28 maggio. L’abbandono dei luoghi pesa sulle urne. L’analisi del Prof. Andrés Rodriguez-Pose della London School of Economics, studioso internazionale e autore di un’analisi sulla relazione fra declino economico e sociale e comportamenti elettorali, corregge in modo significativo l’analisi di queste ore in Italia. “Il risentimento e il voto per i partiti percepiti come anti-sistema non si concentra nelle aree a minore reddito, e neppure sempre nelle aree rurali; la contrapposizione semplificatrice città-campagna non aiuta. A determinare rabbia e voto anti-sistema è piuttosto un declino di lungo termine, economico, sociale e identitario”. Rodriguez-Pose fonda queste considerazioni su un’analisi di oltre 60mila distretti di tutta Europa.
Questa diagnosi ha concluso Rodriguez-Pose necessita di un radicale cambiamento delle politiche di sviluppo: non si tratta più di realizzare interventi compensativi che mortificano territori ricchi di dinamismo. Servono piuttosto interventi strategici rivolti ai luoghi, ossia disegnati a misura delle persone nei territori. “Per questo – ha concluso Rodriguez-Pose – la Strategia Nazionale per le aree interne coordinata fino a ieri dalla dott.ssa Lucatelli rappresenta una strada importante e innovativa per l’Italia”.
Il dibattito è proseguito con l’intervento di Flavia Terribile, Presidente del Comitato per le politiche di sviluppo regionale dell’OCSE, che ha illustrato il quadro dello scenario europeo e delle politiche del prossimo periodo di programmazione, Sabrina Lucatelli, che ha sinora coordinato la SNAI-Strategia Nazionale per le Aree Interne, ha presentato l’azione svolta dall’Italia attraverso la SNAI e Daniela De Leo, docente all’Università la Sapienza Roma e membro della rete Urban@it che ha delineato indirizzi di intervento sui territori che necessitano di una rinnovata e vigorosa azione pubblica. Ha concluso Fabrizio Barca coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità.