Dai casi territoriali all’intero sistema. E ritorno
Roma, 30 Ottobre 2019. Il Seminario “A misura delle persone e dei luoghi” organizzato dal Forum Disuguaglianze e Diversità(ForumDD) e dall’Agenzia per la Coesione Territoriale, nell’ambito del partenariato Europeo per la preparazione degli indirizzi strategici per l’utilizzo dei Fondi comunitari per la coesione (Accordo di partenariato 2021-27) ha effettuato una ricognizione dicinque strategie e progetti realizzati in aree urbane e interne del Nord, Centro e Sud del paese e ne ha estratto lezioni per l’azione futura. Le conclusioni sono state portate all’attenzione del Governo nella persona del Ministro per il Sud e la coesione territoriale Giuseppe Provenzano che ha partecipato il Seminario.
La necessità di insistere perché le politiche del Paese rilancino e diano vita a strategie “a misura delle persone e dei luoghi” che ne sappiano interpretare i bisogni e valorizzare le capacità, che ha animato la giornata è stata ripresa nell’intervento di Fabrizio Barca, Coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità. “Per uscire dalla trappola del sotto-sviluppo che caratterizza le aree marginalizzate sono necessarie politiche ispirate ad alcuni principi: l’approccio strategico, che integra in un’unica visione e affronta in modo integrato le diverse dimensioni di vita di chi vive in un’area marginalizzata perchè è il solo che può modificare in modo permanente il destino di un territorio; è necessario combinare dettagli e sistema, azione strategica territoriale e impegno delle politiche nazionali ad adattare l’azione ordinaria delle strategie che emergono dai territori per dare loro natura permanente; è fondamentale costruire “case comuni” in cui i cittadini possano partecipare e confrontarsi, condividere conoscenze e innovare e garantire la misurazione e la valutazione dei risultati esposta al pubblico dibattito. E perché tutto ciò avvenga occorre innovare con radicalità le Pubbliche Amministrazioni: servono buoni amministratori, con le competenze giuste, motivati a badare ai risultati e a rischiare per raggiungerli.”
“La partecipazione all’Agenzia per la Coesione Territoriale a questo seminario corrisponde alla condivisione del principio che persone e luoghi debbano essere messe al centro delle scelte di programmazione che non devono essere astratte. Nel campo delle aree urbane e delle aree interne l’Agenzia è partner attivo attraverso il PON Città Metropolitane e attraverso la funzione di coordinamento degli accordi con cui è realizzata la Strategia delle Aree Interne”, ha dichiarato Antonio Caponetto Direttore dell’Agenzia per la Coesione Territoriale nell’apertura al seminario, che si è stato avviato a partire dal confronto tra esperienze diverse ma accomunate dalla medesima impostazione di miglioramento dell’offerta dei servizi, del patrimonio di ricchezza comune e di rafforzamento delle relazioni di comunità per creare le condizioni affinché le aree abbandonate dalle politiche escano dalle trappole di sottosviluppo e di esclusione sociale, conquistando una più ampia giustizia sociale e ambientale: il progetto Capacity a Messina che vede al centro il superamento dell’emergenza abitativa nelle baraccopoli centenarie della città di Messina, attraverso la sperimentazione di strumenti innovativi come i capitali personali di capacitazione nell’ambito di un percorso di riqualificazione urbana; il caso delle micro-aree di Trieste che ha promosso un nuovo modello di servizi sociosanitari, rivolti a persone in condizioni di fragilità, basato su progetti personalizzati costruiti attraverso il lavoro in comune dei diversi soggetti operanti sul territorio; l’Agenzia sociale per la casa di Napoli, quale modello di riorganizzazione dei servizi volti al contrasto del disagio abitativo per affrontare, in modo unitario e integrato, le diverse forme di povertà ad esso correlate e il progetto La Scuola dei Quartieri del Comune di Milano, entrambi finanziati nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane, quest’ultimo con l’obiettivo di far nascere progetti e servizi, ideati e realizzati dai cittadini, per migliorare la vita dei quartieri e cambiare le periferie della città, valorizzando la creatività e l’intraprendenza degli abitanti. La quinta esperienza presentata, quella dell’area interna Basso Sangro Trigno riguarda la riorganizzazione dei servizi di istruzione, mobilità e sanità nell’ambito della Strategia Nazionale per le Aree Interne di cui è una delle esperienze selezionate. Le esperienze della prima sessione sono state commentate da Sandro Del Fattore, Segretario Generale CGIL Abruzzo e da Alberto Marchiori Presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia.
L’idea di costruire strategie integrate è al centro del lavoro del ForumDD anche in alcune aree periferiche di quattro città italiane,Napoli, Padova, Roma e Torino, con la Ricerca-Azione “Ridiamo ossigeno ai quartieri”, un percorso basato sulla mobilitazione del tessuto associativo, molto denso ma spesso poco coeso e frammentato, finalizzato alla costruzione di alleanze territoriali unite da una comune visione del futuro possibile e desiderabile in queste aree. Il progetto è stato presentato da Vittorio Cogliati Dezza e Sabina De Luca del ForumDD e discusso da Walter Tocci dell’Associazione Roma per Roma, Tiziana Ciampolini di Caritas Torino e Annamaria Candela della Fondazione Banco di Napoli.
A seguire è stato affrontato il tema della necessità di una pubblica amministrazione pronta a questo tipo di interventi integrati, multidimensionali, personalizzati e capacitanti, in grado di esprimere e mantenere un forte orientamento al risultato finale, superare i silos verticali, capace di aprirsi al confronto aperto, acceso ragionevole e informato, riconoscendo ai cittadini il potere di orientare le scelte, e delle modalità, anche radicali, con le quali realizzare un rinnovamento non più procrastinabile. Su questo tema sono intervenuti Carlo Mochi Sismondi del Forum PA, Giovanni Xilo, esperto organizzazione servizi pubblici locali, Michele Bertola del Comune di Bergamo e Giorgio Martini dell’Agenzia per la coesione territoriale e Autorità di Gestione del PON Città Metropolitane.