I servizi abilitanti dentro e fuori la scuola. Un estratto dall’ultimo numero della Rivista Il Mulino

Il maggior significato umano e politico della proposta dell’eredità universale a tutti i diciottenni e le diciottenni, secondo Marco Rossi-Doria, è che apre la riflessione su “cosa farò da grande” e rappresenta una potente occasione di costruzione sociale generazionale. Di grande importanza è l’accompagnamento all’utilizzo dell’eredità: servono figure con una expertise solida, una modalità che coinvolga la scuola e il mondo fuori l’istituzione scolastica, i coetanei, artisti, viaggiatori, persone con vissuti complessi e non lineari, e che tenga conto di ciò che serve a chi nasce in un contesto di esclusione sociale

Che fine ha fatto la mobilità sociale. Un estratto dall’ultimo numero della Rivista Il Mulino

Giulia Gitti, Michele Olmi e Giulia Leila Travaglini cercano di analizzare i possibili pro e contro e le ripercussioni generate dalla proposta di ForumDD alla luce della letteratura economica esistente: in un paese in cui manca una strategia comprensiva che sostenga i giovani, l’eredità universale, può essere un importante tassello in un’agenda politica che affronti la complessa situazione giovanile in maniera comprensiva e prioritaria, aumentando il peso di questi temi nel dibattito pubblico italiano e può aiutare a correggere gli effetti indiretti distorsivi di un sistema di welfare che aiuta le famiglie a provvedere per i giovani, piuttosto che aiutare direttamente i giovani

Un’eredità per tutti e senza vincoli. Un estratto dall’ultimo numero della Rivista Il Mulino

Partendo da alcuni studi in campo economico, Stefano Caria sfata una serie di veri e propri “miti” sui possibili effetti dell’eredità universale e incondizionata, spiegando le ragioni che giustificano proprio queste due caratteristiche, e sottolinea la necessità di una prima fase sperimentale che consenta di stimare l’impatto della misura e di calibrarne al meglio i suoi vari aspetti.

Perché serve un’eredità universale. Un estratto dall’ultimo numero della Rivista Il Mulino

Elena Granaglia e Salvatore Morelli restituiscono, attraverso una serie di dati, la fotografia delle gravi disuguaglianze generazionali in Italia. Rispondendo punto per punto alle obiezioni che sono state sollevate nei tanti luoghi in cui si è dibattuto della proposta, spiegano l’importanza di dare un’eredità universale e non condizionata a tutti i e le diciottenni: uno strumento in grado di aumentare la libertà dei giovani di perseguire il proprio piano di vita diminuendo al tempo stesso la concentrazione della ricchezza