GOCCIA – Semplicemente insostenibile…
E’ insostenibile: l’1% più ricco possiederà 2/3 della ricchezza mondiale entro il 2030.
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E’ insostenibile: l’1% più ricco possiederà 2/3 della ricchezza mondiale entro il 2030.
I ROBOT sono distrazioni. Il vero problema dei LAVORI (e dei salari) è l’alto PROFITTO (rapporto profitto/salario a livello record) non REINVESTITO in economia. L’attenzione dovrebbe essere focalizzata sulla DE-FINANZIARIZZAZIONE delle imprese e su politiche CORAGGIOSE per uno sviluppo VERDE.
Ocse, patrimoniale è strada per ridurre le disuguaglianze.
Secondo l’organizzazione parigina l’Italia è tra i Paesi dove negli ultimi dieci anni di crisi sono cresciute di più le diseguaglianze e la ricchezza è andata a concentrarsi nelle classi più elevate della società.
Presentato lo scorso 6 aprile il Rapporto annuale dell’Associazione 21 Luglio che fa una fotografia delle condizioni di vita di Rom e Sinti.
Questa storia è tratta dal libro “Alla scoperta della Green Society”.
La ricerca-azione “Intrappolati nel degrado” mira a capire come contrastare la disuguaglianza nell’accesso alla ricchezza comune in alcune aree metropolitane delle città di Napoli, Torino, Padova e Roma.
L’obiettivo delle politiche di sviluppo “place-based” è quello di combattere il sotto-utilizzo delle persone che abitano le regioni e delle loro risorse, in modo da espandere la distribuzione dello sviluppo.
Un’analisi del voto e delle politiche pubbliche, nazionali ed europee degli ultimi anni, che sono state spesso “cieche ai luoghi” e non hanno consentito l’esigibilità dei diritti che dovrebbero essere invece garantiti ai cittadini. A partire da questo Fabrizio Barca, intervistato dalla rivista Confronti, spiega cosa si propone di fare il Forum Disuguaglianze Diversità.
Gli americani che sono lasciati indietro stanno perdendo fede nella democrazia – un terzo rinuncerebbe al proprio diritto di voto per un aumento del 10% dello stipendi. Dobbiamo occuparci della disuguaglianza. Nel corso della storia i demagoghi hanno puntato sulla disperazione per consolidare il proprio potere.
Sarebbe sbagliato credere che nell’era della globalizzazione lo Stato non possa far nulla per ridurre le disuguaglianze di reddito. Alcuni Stati fanno molto.
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