Vaccini, così l’innovazione biomedica può diventare un “bene pubblico”

Uno studio presentato al parlamento europeo evidenzia le criticità nella gestione della pandemia e dimostra la necessità di creare un’infrastruttura europea che chiuda l’epoca delle esclusive brevettuali e faccia ricerca “senza regalare i risultati raggiunti alle imprese private, come avvenuto con i vaccini contro il Covid-19”. Parla l’autore dello studio, Massimo Florio, professore di Economia pubblica all’Università degli Studi di Milano. [Questo articolo è stato pubblicato su Micromega, il 5 gennaio 2022]

Superare i cieli fumosi e cambiare rotta

Lavoro precario, oneri di cura che gravano sulle donne. Inaccessibilità delle conoscenze. L’anno che si chiude sarà ricordato per il divario che si è allargato. Dieci esperti di diversa provenienza culturale scattano le istantanee della disparità. E indicano le soluzioni possibili. Uno speciale realizzato dall’Espresso (nel numero 53, in edicola dal 27 dicembre 2021 e in abbonamento sul sito) con la collaborazione del Forum Disuguaglianze e Diversità

Un’infrastruttura europea per l’innovazione biomedica come bene pubblico: la proposta nata nel ForumDD all’attenzione del Parlamento Europeo

Lo studio, curato da Massimo Florio, evidenzia le criticità nella gestione della pandemia e propone la creazione di un’infrastruttura europea per l’innovazione biomedica da realizzare con un investimento trentennale nel segno di un nuovo ruolo della UE e della rinuncia delle imprese private alle esclusive brevettuali. Se venisse adottata dalle istituzioni europee, collocherebbe saldamente l’Europa come il primo attore globale nel campo della ricerca farmaceutica

Roma, come stai?

Roma, come stai? Monitoraggio civico come strumento di partecipazione e indirizzo delle politiche pubbliche a partire dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

Il 17 dicembre nella Sala del Carroccio in Campidoglio una giornata di studio su Roma promossa dall’Associazione A Sud, in collaborazione con il ForumDD e Periferiacapitale di Fondazione Charlemagne per avviare il confronto con l’amministrazione pubblica sulle scelte da adottare per valorizzare al meglio le nuove opportunità di intervento.