Italia: l’urgenza di definire un piano educativo innovativo e inclusivo nel contesto della pandemia Covid-19

L’Italia, con quasi 7 milioni di studenti delle scuole primarie e secondarie confinati a casa, è stato uno dei primi Paesi a chiudere le scuole e probabilmente sarà uno degli ultimi a riaprirle. Questo è particolarmente preoccupante se si considera la situazione critica che già caratterizza il panorama educativo italiano. È un fatto ormai generalmente accettato che la crisi generata dalla pandemia di Covid-19 sta avendo un notevole impatto sui contesti sociali più fragili esacerbando la situazione e intensificando le disparità esistenti. L’Italia, con quasi 7 milioni di studenti delle scuole primarie e secondarie confinati a casa, è stato uno dei primi Paesi a chiudere le scuole e probabilmente sarà uno degli ultimi a riaprirle. Questo è particolarmente preoccupante se si considera la situazione critica che già caratterizza il panorama educativo italiano. È un fatto ormai generalmente accettato che la crisi generata dalla pandemia di Covid-19 sta avendo un notevole impatto sui contesti sociali più fragili esacerbando la situazione e intensificando le disparità esistenti

Orti e giardini condivisi, un’azione collettiva di appropriazione dello spazio pubblico urbano

A Roma presenti molte esperienze di innovazione sociale realizzate attraverso orti e giardini condivisi, che esprimono potenzialità diverse fra cui la mitigazione delle ingiustizie spaziali e ambientali, la promozione del senso di comunità, lo stimolo alla coesione sociale, la sperimentazione di modelli innovativi di produzione e gestione dello spazio pubblico e di reti alternative di produzione e commercio alimentare, il rafforzamento degli ecosistemi urbani e della biodiversità urbana e la lotta al cambiamento climatico. Un contributo di Silvia Cioli e Luca D’Eusebio*