La pienezza del vuoto. Indagine sulle nuove forme di mutuo supporto: il caso della Rete dei Numeri Pari

La pienezza del vuoto. Indagine sulle nuove forme di mutuo supporto: il caso della Rete dei Numeri Pari

Il 17 ottobre si terrà a L’Aquila la presentazione dei risultati del progetto di ricerca “La pienezza del vuoto. Indagine sulle nuove forme di mutuo supporto: il caso della Rete dei Numeri Pari”. All’indagine hanno risposto 91 realtà di un campione stratificato più ampio (di 112 realtà) ed è stata indagata concezione e prassi delle forme di mutuo supporto che si manifestano nelle centinaia di realtà riunite nella Rete dei Numeri Pari, rendendo visibili e conoscibili forme innovative di organizzazione che riempiono il vuoto lasciato da uno Stato in grave affanno 

L’ITALIA VUOLE RINUNCIARE A MIGLIORARE L’ASSISTENZA AGLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI?

L’ITALIA VUOLE RINUNCIARE A MIGLIORARE L’ASSISTENZA AGLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI?

Le 52 organizzazioni del Patto per un Nuovo Welfare sulla non Autosufficienza esprimono la propria preoccupazione per la riforma del settore. Chiedono, dunque, al Governo uscente di effettuare la prima approvazione del suo testo, così da non vanificare il lavoro realizzato sinora. Al nuovo Governo e al nuovo Parlamento, chiedono di fare della non autosufficienza una priorità politica.

Non per noi ma per tutte e tutti! 5 novembre a Roma manifestazione nazionale contro le disuguaglianze e per la giustizia sociale e ambientale

“Una campagna elettorale che ignora i veri problemi del Paese, rifiuta il confronto, senza nessuna visione capace di costruire speranza”

La denuncia di più di 600 associazioni, reti sociali, comitati, cooperative e sindacati impegnate nella costruzione del percorso verso la mobilitazione del 5 novembre “Non per noi ma per tutte e tutti”. “Occorre un salario dignitoso per tutti e tutte per consentire a migliaia di lavoratori e lavoratrici di considerare il lavoro un diritto e non un dono – commenta Andrea Morniroli, co-coordinatore, Forum Disuguaglianze e Diversità tra i promotori del percorso – “Si deve tornare a investire sul welfare, sulle politiche per eliminare le povertà, sull’educazione e sulla scuola come presupposti dello sviluppo giusto”.