Troppe persone nei paesi in via di sviluppo restano bloccati nella parte bassa delle distribuzioni di reddito e di ricchezza. Per raggiungere un progresso equo questo va cambiato.
Se vogliamo interrompere il declino della classe media osservato negli ultimi 40 anni, invertendo questa tendenza, e ridurre il gap tra i super-ricchi e il resto della popolazione, dobbiamo ripristinare il diritto costituzionale dei lavoratori di negoziare collettivamente per una vita migliore.
Nel 2016, nel mondo le donne occupavano in media il 23% dei seggi in parlamento, nel 1997 questa percentuale era pari al 12%.
I persistenti divari di genere sul lavoro costituiscono un grande problema per il mondo. Tuttavia, questo problema si potrebbe ridurre attraverso l’uguaglianza dei salari, eliminando la discriminazione e la segregazione occupazionale, creando lavori di cura di qualità, promuovendo il bilanciamento della vita lavorativa e familiare e aumentando le protezioni nelle fasi economiche negative.
Negli ultimi anni nel Regno Unito è cresciuta la ricchezza ma non l’ammontare di tasse che da essa provengono. E’ necessario che questo cambi, ora che la ricchezza ha un ruolo sempre più’ importante nel determinare gli standard di vita.
La globalizzazione e’ associata alla riduzione delle disuguaglianze tra paesi e all’aumento della disuguaglianza all’interno dei paesi. Soluzione: politiche redistributive mirate e investimenti in istruzione. La globalizzazione richiede politiche NAZIONALI appropriate. Dennis Snower – President, @kielinstitute LEGGI L’ORIGINALE PER APPROFONDIRE IL PENSIERO DEL FORUM
“Per la prima volta c’è’ lo stesso numero di uomini e donne tra i Resident Coordinator delle Nazioni Unite. La parità di genere e’ essenziale per l’efficacia del nostro lavoro e per porre fine agli squilibri di potere tra uomini e donne che contribuiscono alle molestie, allo sfruttamento e agli abusi.”
L’origine sociale non è una condanna, ma le statistiche dicono che la probabilità di ottenere una #laurea è spesso legata al fatto di avere genitori a loro volta laureati. Come altri paesi, l’Italia dovrebbe introdurre l’#università professionalizzante.
Un grafico del Wall Street Journal mostra com’è’ cambiato il mondo nei dieci anni successivi alla crisi finanziaria. Nel 2016 il 38,7% della ricchezza apparteneva al top 1% che 10 anni prima ne possedeva il 33,7%.
“Per il 40% della popolazione OCSE negli ultimi due decenni non c’è’ stato alcun miglioramento negli standard di vita” Gabriela Ilian Ramos dell’OCSE sottolinea l’importanza di una crescita che giovi a tutti
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.
