Forte apprezzamento per la scelta del Ministro di aprire un dialogo sociale con le organizzazioni di cittadinanza attiva. Importante che nelle sei settimane a disposizione, mentre si dialoga con Bruxelles, il Piano compia passi in avanti: risultati attesi e verificabili che mostrino a cittadine e cittadini la visione del cambiamento; una governance di attuazione condivisa con i Comuni che integri i progetti sul territorio e attivi la partecipazione della società organizzata; alcune importanti modifiche mirate a cominciare da riallocazione di fondi a favore dell’edilizia residenziale pubblica.
Una delegazione del Forum Disuguaglianze e Diversità è stata ascoltata assieme a ASviS, Legambiente, Greenpeace Italia e WWF, dal Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini, assieme al capo di gabinetto Alberto Stancanelli, al capo della Struttura Tecnica di Missione Giuseppe Catalano e al responsabile della Segreteria tecnica Mauro Antonelli. La delegazione del ForumDD era composta da Fabrizio Barca, Sabina De Luca e Arturo Lanzani e ha affrontato il lavoro da fare nelle prossime poche settimane per migliorare la qualità del Piano nell’affrontare la triade di piani di vita di cui il Ministero ha responsabilità: casa, spazi collettivi e mobilità corta.
Barca ha espresso forte apprezzamento per la scelta del Ministro di aprire un dialogo sociale con le organizzazioni di cittadinanza attiva. Ha poi indicato i quattro requisiti da soddisfare nei prossimi giorni affinché il Piano aiuti alla svolta necessaria: sorreggere i progetti del piano con una “visione calda” che delinei un “miglior modo di vivere”, dando certezze a cittadine e cittadini su quei tre piani di vita; dare concretezza a tale visione, scandendo i risultati attesi; correggere alcuni errori; disegnare e avviare con i Comuni una governance di attuazione che promuova l’integrazione dei progetti nel territorio e assicurai la partecipazione della società organizzata. De Luca è intervenuta sui temi delle politiche abitative e della rigenerazione urbana, richiamando le proposte presentate dal Forum in questi ambiti. Affinché il Piano avvii un cambio di passo delle politiche pubbliche in questi ambiti, occorre riequilibrare l’allocazione finanziaria a favore dell’Edilizia residenziale pubblica e differenziare le misure (a partire dal 110%) a seconda dei contesti territoriali, integrando le politiche abitative con quelle per il welfare e il lavoro. Per la rigenerazione urbana occorre abbandonare la logica dei bandi periodici sganciati da strategie di medio e lungo periodo. Questo richiede un cambiamento del modo di operare delle PA, dal centro ai livelli locali anche attraverso un’immediata revisione dei piani di fabbisogno, valorizzazione delle professionalità e bandi di assunzione a tempo indeterminato rapidi e moderni.
Lanzani richiamando le tesi del Politecnico di Milano, ha sottolineato l’importanza che i bonus edilizi sul patrimonio privato siano più selettivi e premino gli interventi con maggiore efficientamento energetico, e si dia maggior spazio agli interventi di edilizia sociale favorendo azioni di autorecupero e automanutenzione del patrimonio non utilizzato. Ha inoltre richiamato l’importanza di interventi sulle infrastrutture sociali ambientali, sugli spazi di prossimità stradali e verdi e in più generale non edificati collettivi di prossimità, sugli spazi aperti perurbani e in particolare fluviali. Con riferimento alle infrastrutture della mobilità si è soffermato su tema della ciclabilità e sul potenziamento dei servizi ferroviari regionali e suburbani complementari al rinnovo dei treni.
Il ForumDD ha, infine, suggerito che, stante la sospensione della nuova normativa sul “dibattito pubblico”, per ogni opera che si intende sbloccare o avviare, il governo assicuri comunque un confronto pubblico informato sulle motivazioni economiche, sociali o ambientali dell’opera, al fine di accrescere le conoscenze e il supporto indispensabili per l’utilità effettiva dell’intervento.
Il Ministro, coadiuvato dalla sua struttura: ha dato conto del rafforzamento in atto della struttura del Ministero, della volontà di rilanciare su basi nuove il Comitato per le Politiche Urbane, del forte impegno su identificazione e misura dei risultati attesi, dell’intenzione di prendere in considerazione le osservazioni ascoltate, soprattutto negli imminenti atti strategici ordinari del Ministero e con altre risorse. Con riguardo al Piano, è stata accolta la necessità di sorreggere gli interventi con una forte visione integrata. Il ForumDD ha infine particolarmente apprezzato l’intenzione del Ministro di dare continuità al dialogo sociale oggi avviato.